Nick Haley è un diciottenne, un ragazzo come tanti nel mondo, con una passione innata per la musica, per gli iPod e una tradizionale simbiosi con i prodotti della Apple ereditata dai propri genitori (possiede un Macintosh dall'età di 3 anni).
Un po' per gioco, un po' per passione il ragazzo inglese ha montato uno spot di 30 secondi per il lettore multimediale della Apple che poi ha pubblicato sul portale di videosharing Youtube.
Potete immaginare la sua meraviglia quando, sull'autobus che lo portava all'Università di Leeds, dove Nick è matricola, ricevette sul suo cellulare il seguente messaggio: "Rappresentiamo Apple, abbiamo visto cosa hai realizzato e vorremmo chiacchierarne con te".
Pochi giorni dopo Nick era in volo per la California.
La Apple ha assegnato all'agenzia pubblicitaria Tbwa il compito di riprendere il video e rigirarlo con la consulenza del ragazzo. Lo spot è andato in onda sulla tv americana domenica scorsa.
L'episodio sta diventando il simbolo del nuovo scenario creato dal Web 2.0, dove i protagonisti sono gli stessi utenti, i clienti, che con i loro contenuti e i loro video intrecciano le proprie esperienze nelle social community collegate alle aziende come YouTube o MySpace.
Molti pensano che questo sia il trionfo dei contenuti generati dagli utenti: sicuramente è il successo della Apple, che ha dato ancora una volta [1] un elegante esempio di come si fa marketing sfruttando il fenomeno "bottom-up" tipico dei social network, dove è l'utente che crea conoscenza in una spirale positiva che innesca fenomeni di autoreferenzialità.
E' un fatto cioè che il prodotto stia propagandosi da alcuni giorni in maniera virale tra i centinaia di migliaia di blogger, affascinati da questo video realizzato da un giovane con la passione per la musica e i prodotti della Apple in cui evidentemente tutti si identificano un poco.
I contenuti generati dagli utenti stanno conquistando il mondo della pubblicità: abbiamo assistito alla nascita del My Advertising?
Nick ha avuto l'idea mentre ascoltava "Music Is My Hot, Hot Sex" del gruppo brasiliano Css (qui una loro eccellente recensione).
NOTE
[1] Un caso analogo era già accaduto nel 2004, quando l'insegnante George Masters creò uno spot video che mostrava degli iPod volanti e pulsanti in chiave psichedelica creando l'analogia di un cuore palpitante: lo spot conquistò già allora la blogosfera confermando la richiesta del pubblico di essere per la prima volta protagonista delle scelte dell'azienda.
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